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I Negrita alla scoperta di BrainArt

Metti un pomeriggio afoso d’agosto, a Cesena, una delle rock band tra le più importanti del panorama italiano. Metti il primo sistema al mondo che traduce i pensieri in un’opera d’arte. Metti i Negrita e BrainArt. Il risultato è un’esplosione di colori e forme, pensieri ed emozioni impresse su tela.

Questo è successo qualche giorno fa a Cesenalab, incubatore ed acceleratore di imprese innovative di Cesena nel quale Vibre, la startup da cui nasce il progetto BrainArt, ha mosso i suoi primi passi.

La band, accompagnata da Fabio Zaffagnini, fondatore di Rockin’1000 e reduce dei successi allo Stade de France di Parigi e alla Commerzbank-Arena di Francoforte, ha provato il sistema in grado di far dipingere dei quadri con la mente.
BrainArt è l’unico sistema al mondo in grado di tradurre le emozioni e le sensazioni provate durante l’ascolto di una canzone in una forma d’arte astratta.

Pau, Mac e Drigo, componenti della band, hanno sorpreso i ragazzi di BrainArt e le startup di Cesenalab provando l’esperienza e rimanendone affascinati. Ognuno ha scelto un brano diverso ottenendo come risultato tre quadri completamente differenti: la peculiarità di BrainArt è proprio l’unicità del risultato che rappresenta un’opera unica ed inimitabile, impossibile da replicare anche dalla persona stessa che l’ha generato.

Insomma, un’esperienza unica accessibile a tutti, anche ad una grande band italiana, in un pomeriggio afoso d’agosto, a Cesena.

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